In una remota località dell’entroterra campano storie di crociate e dame e spine della passione cristica si intrecciano con la storia templare, spesso scomparsa tra le pieghe della storiografia ufficiale. Narrazioni facenti parte di quella storia “minore” che rendono il meridione d’Italia un coacervo millenario di cultura e archeologia medievale e templare ancora tutta da scoprire.
Cusano Mutri una roccaforte montana nascosta fra i monti del massiccio del Matese, conta circa 6.ooo abitanti, un giovane diocesano alla ricerca della verità nascosta nella leggenda locale che parla di una reliquia conservata nella chiesa del paese, l’atmosfera rievocherebbe qualche scena del libro “il nome della rosa”di Umberto Eco, se ad accoglierci nella nostra campagna di ricerca archeo-storica non fossero l’assessore alla cultura di Cusano Mutri Antonietta Civitiello, i dignitari dell’ordine dei “Cavalieri Templari Cristiani Jacques de Molay” Fr. Massimo Maria Civale di San Bernardo Gran Priore Internazionale e il Priore della Campania Fr. Angelo Schiano di Zenise infine il nostro don “Donatello Camilli”, sacerdote socievole e loquace. Continua a leggere