Il Sud….dimenticato… anche dal Touring Club Italiano

Riceviamo e pubblichiamo

Reggia di Caserta

Reggia di Caserta

E’ con profondo rammarico che che ancora una volta dobbiamo assistere ad una “dimenticanza”, diciamo cosi, ai danni di uno dei più importanti monumenti del sud: la Reggia di Caserta. Infatti, come ci dicono alcuni amici casertani, il Touring Club Italiano che cura per “Autostrade per l’Italia” una guida turistica con annessi pannelli promozionali nelle varie aree di servizio sull’intera rete autostradale italiana, non promuovono quest’importante e grande monumento. I “Comitati due Sicilie”, sodalizio storico e culturale da sempre attento alle cose del sud, intende protestare contro il TCI e spera che lo stesso, ripari urgentemente a tale dimenticanza che lede il turismo campano e meridionale.

Francesco Camastra delegato Comitati Due Sicilie –  Catanzaro

LA REGGIA DI CASERTA
La costruzione ha inizio il 28 agosto del 1750, è rettangolare, con i lati di metri 247 e 190, un perimetro di 874 metri, un’altezza di 41 metri, una superficie di oltre 44.000 metri. Il Palazzo Reale comprende 1.200 stanze con 1.742… finestre (245 delle quali si aprono nella facciata). Struttura polifunzionale nel progetto vanvitelliano, la Reggia doveva comprendere, oltre agli alloggi reali, gli alloggiamenti della truppa, gli uffici amministrativi, la cappella, il teatro: dei 1.200 vani soltanto 134, infatti, erano destinati alla famiglia reale.

Commento: Sinceramente ci auguriamo che sia solo  una grave  “distrazione” di T.C.I. la mancata segnalazione turistica stradale della Reggia, comunque la notizia in se non ci stupisce più di tanto, è un ennesimo segnale dell’incapacità italiana di promuovere i propri tesori, e testimonianza, se proprio ce ne era bisogno di un paese letteralmente allo sbando. F.L.R. 

 

Sarzana: La scuola rifiuta il pacco dono perché arriva da Forza Italia

banchi_di_scuola_8di Massimo Malpica – Il Giornale

Tra crisi e tagli le scuole italiane non se la passano troppo bene. Sono a corto di risorse, tanto da batter cassa con le famiglie degli studenti, insistendo per il pagamento dei contributi «volontari», da anni al centro di polemiche tra genitori, Miur e istituti. In un quadro simile, ci si aspetterebbe che qualsiasi aiuto venga accolto come una manna dal cielo.

E invece no. A Sarzana, per esempio, la scuola media «Poggi Carducci», che pure nel recente passato aveva chiesto aiuto ai genitori dei propri alunni con tanto di lettera aperta per lamentare gli effetti nefasti dei tagli, ha rimandato al mittente un «pacco dono» colmo di materiale didattico, cancelleria, libri e quaderni. Continua a leggere